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spiritualità e crescita personale

Ensō, il simbolo supremo dell’arte Zen

L’Ensō è un soggetto molto comune della calligrafia giapponese, simboleggia un momento in cui la mente è libera di lasciare che l’insieme corpo-spirito sia creativo, la pienezza dell’illuminazione, l’intero Universo. L’illuminazione, ovvero la consapevolezza dell’esistere, è come la “luminosa luna piena”, oppure come un “grande specchio tondo“. L’Ensō, simbolo sacro nel Buddhismo Zen, talvolta è chiamato “Il cerchio dell’Illuminazione“. 

Laura Callegaro | Fotografia - Natura - Spiritualità
Laura Callegaro | Fotografia - Natura - Spiritualità

I due ideogrammi, Kanji, che compongono la parola Ensō, si possono leggere “Cerchio reciproco” o “Cerchio di vicinanza”. Nella pittura Zen, così come nell’arte della calligrafia, l’Ensō simboleggia il momento in cui la mente, mushin (senza pensiero), è libera di lasciare che l’insieme corpo-spirito attinga dal vasto campo della creatività.

La realizzazione del Cerchio Zen, metafora dell’assoluto, è un esercizio praticato regolarmente dai Maestri Zen e da molti artisti calligrafi.

La pennellata d’inchiostro che disegna il cerchio viene tracciata su seta o carta di riso in un unico gesto, senza alcuna possibilità di cambiamento o correzione: mostra quindi l’espressivo movimento dello spirito, in quel preciso momento.

Nel Buddhismo Zen, quindi, si pensa che il carattere dell’artista e la sua indole siano pienamente rivelati dal modo in cui disegna un Ensō. Solo una persona che è mentalmente e spiritualmente completa può disegnare un vero Ensō. Alcuni artisti praticano il disegno quotidiano di Ensō, non solo come esercizio ma pure come diario spirituale.

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Io creo la mia Realtà e ne sono completamente responsabile!

– LAURA CALLEGARO

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